soci

rosanna monzini - fondatrice

Nata a Milano, Rosanna Monzini esordisce nel 1953 quando, a seguito di un viaggio di studio in Scandinavia, entra in contatto con il design del nord e, con il sostegno di Pietro Portaluppi, organizza la mostra Svezia e Danimarca viste da 106 occhi di architetti a Palazzo Reale di Milano. Lo stesso anno partecipa alla scuola dei Ciam a Venezia, un workshop internazionale diretto da insegnanti come Max Bill, Ignazio Gardella, Ernesto N. Rogers, Franco Albini dove lavora al tema della Biennale. Non appena laureata in Architettura nel 1955 presso il Politecnico di Milano, si sposa con Fulvio Raboni, allora assistente di Gio Ponti e Vittoriano Viganò. Dal loro sodalizio artistico, che dura quasi vent’anni, sorgono numerose opere tra le quali importanti progetti di interni, design di arredi, allestimenti e insieme partecipano a prestigiosi concorsi.

Quando all’inizio degli Anni Settanta le loro strade si separano, Rosanna Monzini inizia a lavorare come consulente per La Rinascente. A partire da una ricerca sulle ultime tendenze nel campo della moda, arte e design, realizza progetti grafici, originali allestimenti dei piani dedicati alla casa e delle vetrine, mostre tematiche di successo, e si occupa della supervisione di tutti i magazzini del gruppo nelle varie città italiane. In questo periodo di grande entusiasmo produttivo, viaggia all’estero con frequenza ricavando gli spunti fondamentali per la scelta, accostamento e presentazione creativa di arredi e oggetti all’avanguardia. La fondamentale e formativa esperienza, svolta in collaborazione a illustri artisti e architetti, viene raccontata nel 2017 a Palazzo Reale con la mostra LR100. Rinascente - Stories of Innovation che ripercorre l’evoluzione del grande magazzino milanese.

In parallelo alla consulenza per La Rinascente e successivamente per Croff Centro Casa di Milano, oltre ad inventare e allestire set fotografici riguardanti la casa e il design collaborando con riviste del settore, prosegue entusiasta l'attività di progettazione. Dal 1984 si dedica esclusivamente al suo studio, lavorando contemporaneamente in Italia e all’estero, realizza progetti su misura ex novo di uffici, case e ville, connotati da un linguaggio che unisce tradizione e innovazione attraverso la curiosità e l’apertura costante a spunti esterni. Si specializza nel recupero di edifici d’epoca, ultimi piani, sottotetti, uno dei motivi principali della ricerca di Monzini in quanto le permettono diverse possibilità di intervento, ideando soluzioni progettuali innovative e coraggiose. Progetta l’architettura di interni di case, uffici, negozi, ristoranti e biblioteche private, prestando particolare attenzione ai dettagli e ai materiali, disegnando mobili, lampade, oggetti e biancheria per la casa ad hoc.

Nel frattempo progetta tutte le boutiques di Enrico Coveri, sia quelle italiane - Milano, Genova, Firenze, Venezia - che quelle all’estero - Londra, Parigi, Beirut - progetti su misura, dove gli spazi sono ideati in funzione alle caratteristiche preesistenti e non manca la scelta e il disegno degli arredi che la distinguono.

Dal 1994 Rosanna Monzini si associa con Giuseppe Raboni, il quale fresco della intensa esperienza con Gae Aulenti sui cantieri dei musei di Parigi e Barcellona, contribuisce al rinnovo dello studio che assume un approccio più contemporaneo. Insieme realizzano numerosi progetti di diversa natura, partecipano e vincono i concorsi per la Libreria Rizzoli in Galleria a Milano e la Club House del Golf di Bogogno.

I suoi progetti sono pubblicati nelle principali riviste del settore fra le quali “Abitare”, “Domus”, “L’Architecture d’aujourd’hui”, “Casa Vogue” e “Vogue Italia”. Il suo lavoro è raccolto e raccontato in un’edizione monografica La Casa “alla Milanese” (Abitare-Segesta 2005). In ambito accademico, Rosanna Monzini tiene corsi di preparazione per gli esami di stato ai neolaureati in Architettura e partecipa alle commissioni di Laurea in Architettura al Politecnico di Milano per incarico dell’Ordine degli architetti.

 

giuseppe raboni - socio

Giuseppe Raboni è un architetto e designer milanese la cui apertura e curiosità gli hanno permesso, fin da giovanissimo, di formarsi e lavorare all’estero.

Nato a Milano, cresce respirando architettura da entrambi i genitori. Il padre Fulvio insegna arredamento al Politecnico e la madre, Rosanna Monzini, si dedica alla progettazione di interni e alle ristrutturazioni.

Terminato il Liceo, indeciso sulla scelta universitaria, coglie l’opportunità di frequentare una summer session alla UCLA in California. Finiti i corsi, la sua esperienza americana prosegue attraversando gli USA in Greyhound, visita San Francisco, Arcosanti in New Mexico e New York. Da queste esperienze intuisce la sua propensione per le discipline creative. Rientrato in Italia si iscrive alla facoltà di Architettura presso il Politecnico di Milano.

Desideroso di conoscere realtà diverse, al quarto anno di università frequenta un anno alla Cooper Union di New York, un’accademia di grande prestigio alla quale si accede per mezzo di una borsa di studio. Una sorta di Erasmus ante Litteram dove apprende un nuovo modo di studiare architettura con ritmi e metodi diversi, ottenendo quel imprinting che lo condizionerà nelle sue scelte future.

Tornato a Milano per concludere gli studi, partecipa con il team di Gae Aulenti al concorso per il recupero del Lingotto, la storica fabbrica Fiat a Torino. Da questa esperienza nasce un affinità con Gae la quale gli propone di entrare nel suo studio a Parigi, dedicato al cantiere del Musée d’Orsay. Ancor fresco di Laurea partecipa al processo di trasformazione da Gare a Museo, un progetto e un’esperienza di cantiere fondamentale per la sua formazione professionale.

Inaugurato il Museo di Parigi nel 1987, segue entusiasta la legion etrangere dell’Aulenti nella successiva avventura spagnola, trasferendosi a Barcellona per la costruzione di un altro Museo, il MNAC, sulla collina di Montjuic. Insieme a collaboratori di varie nazionalità sviluppa la progettazione sin dall’inizio del processo creativo. Il metodo di lavoro è rigoroso, prestando molta attenzione al disegno durante la fase esecutiva. A Barcellona vive un momento di splendore e fermento architettonico della città che si sta rinnovando in occasione delle Olimpiadi del 1992, un’esperienza di vita, al di là della professione.

Quando l’avventura catalana volge al termine, nel 1994, dopo dieci anni di formazione all’estero, rientra in Italia per dedicarsi a un’attività propria. Entra nello studio della madre Rosanna Monzini come collaboratore per poi diventarne socio.

Contribuisce al rinnovo dello studio, aprendo le porte a giovani collaboratori e partecipando a concorsi che frutteranno i primi incarichi di rilievo. Fra questi emergono la Libreria Rizzoli in Galleria a Milano, dove intervengono attraverso una ristrutturazione radicale degli spazi curandone finiture e arredi, e la Club House del Golf di Bogogno.

Lo studio Monzini Raboni realizza numerosi progetti che spaziano dalle case ex novo alle ristrutturazioni di abitazioni, ville, negozi come quello di Coveri e di Luciano Barbera. Spesso le trasformazioni sono radicali, sottotetti convertiti in abitazioni, stalle e autorimesse in piscine indoor, una villa anni ‘30 diventa la sede di rappresentanza di una finanziaria

Alcuni di questi progetti sono pubblicati nelle principali riviste del settore quali “Interni”, “Abitare” e “Case da Abitare”, nel Manuale della Ristrutturazione e Progettazione (Utet 1999), nella monografia La Casa alla Milanese (Abitare-Segesta 2005) e visibili nella rubrica “Abitare” del canale satellitare Leonardo TV.

Parallelamente all'attività di progettazione, Raboni coordina nel ‘96 la sezione delle “Partecipazioni Internazionali” della XIX Triennale di Milano. Nel 2003 insieme a Marco Zanuso jr. e Silvana Annicchiarico, direttrice della Collezione del Design in Triennale, cura Fuoriserie (catalogo Charta2003), una mostra che intende indagare le origini del design italiano, attraverso una selezione di prototipi e pezzi unici degli Anni Trenta e Quaranta.

Coltiva la passione per il design che lo vede coinvolto in numerose iniziative con Marco Zanuso Jr.. In occasione del Salone del Mobile 2002, invitano alcuni colleghi a disegnare pezzi di arredamento per Edizione Straordinaria, un’antologia di diverse tendenze, personalità e concezioni. Sempre con Zanuso Jr., invitato da “Interni” per il Salone del Mobile 2010, presenta Arlecchino Urbano, pensilina in alluminio policromo allestita nel chiostro dell'Università Statale di Milano. Nel 2006 disegnano per la Vittorio Bonacina la SuperElastica. La seduta in giunco, selezionata all’esibizione Art of Italian Design ad Atene, diventa una iconae compare nel film Vicky Cristina Barcelona di Woody Allen.

Per il Salone del Mobile 2012, organizzano la mostra Tavolozze, in occasione della quale si sperimentano nuove forme e materiali, presentando tavoli e oggetti per la tavola, realizzatidaartigiani selezionati, tra i quali la bottega Ghianda. Nel 2013 al duo si aggiunge Lazzaro Raboni con il quale, prendendo spunto dai Quadri Luminosi di Giò Ponti, presentano la lampada modulare NoName.

Raboni partecipa a varie edizioni del “Misiad”, nel 2012 con il tavolo Caleidoscopio, nel 2013 la Consolle di Simonetto con le ceramiche della Domenico Mori. Da una collaborazione tra la Onlus “Opere in Fiore” e Mornata, nel 2014 disegna la seduta Intrecci, una sedia in legno intrecciato da cinghie multi colori.

Recentemente, Raboni, Zanuso Jr. e Francesco Dondina vengono chiamati da Expo Milano 2015 per disegnare le biglietterie degli ingressi, il progetto viene selezionato dall’ADI e compete nella fase finale del “Compasso d’Oro 2018”.

Per quanto riguarda l’insegnamento accademico, Raboni fa parte di alcune commissioni di Laurea del Politecnico di Milano, ha tenuto dei corsi di preparazione all‘Esame di Stato per l’Ordine Degli architetti e, ha insegnato insieme a Marco Zanuso Jr., “Progettazione di Interni” all’Istituto Marangoni di Milano.

 

 

cronologia

1977 Summer Session presso UCLA , viaggi negli USA 1978 Inizio degli studi universitari presso il Politecnico di Milano

1980-1 Anno accademico presso la Cooper Union di New York

1983 Collaborazione con Gae Aulenti al concorso per il recupero del Lingotto, a Torino

1984 Laurea in Architettura presso il Politecnico di Milano

1984 - 1987 Parigi, Studio Aulenti, cantiere del Musée d’Orsay

1987 - 1994 Barcellona, Studio Aulenti, costruzione del MNAC

1994 Entra nello studio Monzini Raboni

1996 Coordina la sezione delle “Partecipazioni Internazionali” della XIX Triennale di Milano

1997 Interni della Clubhouse e forestiera nel Golf di Bogogno

2001 Ristrutturazione della Libreria Rizzoli in Galleria a Milano

2002 Organizza con Marco Zanuso Jr. Edizione Straordinaria

2003 Organizza con Marco Zanuso Jr. e Silvana Annicchiarico Fuoriserie

2006 Con Marco Zanuso Jr. presenta la SuperElastica, disegnata per la Vittorio Bonacina

2010 Con Marco Zanuso Jr. presenta Arlecchino Urbano alla Statale

2012 Con Marco Zanuso Jr., organizza la mostra Tavolozze partecipa a “Edizioni del Misiad” con il tavolo Caleidoscopio realizzato da Passepartout di Fabrizio Molteni

2013 Con Marco Zanuso Jr. e Lazzaro Raboni progetta la lampada NoName

2014 Disegna la seduta Intrecci presentata da Mornata

2015 Con Francesco Dondina e Zanuso Jr progetta le biglietterie di Expo Milano 2015

michelle montefusco - design director

Michelle is director at Studio Monzini Raboni with extensive experience in hospitality, residential developments globally, and high-end private residences in Italy.

Born in London, she grew up between Canada and Italy and has worked in Los Angeles, London and Milan, where she is currently working.

Michelle started her career as an architect, working for Stefano Boeri in Milan before moving to Los Angeles to join Nbbj.

She returned to Milan in 1998 to work Piero Lissoni’s firm, where she matured her interest for Interior Design. Piero’s talent and mentorship had a strong impact on her design vision and this informs her work to this day. Michelle also was responsible for the material archive, updating and adding to the vast library.  The interest for hard materials, finishes, fabrics, colour palette stems started here, and has become a typical trait of Michelle’s design work. At Lissoni Associati Michelle learnt a holistic approach to the design process, which still informs her work methodology today. Her projects strive to show the design intent to 360°, through spatial layout, product design, graphics, interiors, colours, branding and communication.

Michelle has a wealth of experience in the Italian design-manufacturing world, having met in the course of her career most of the key players from the well-known Italian design brands. She also developed a great understanding and passion for Scandinavian Design as a result of her work as Country Manager and Interior Designer for Kasthall, a Swedish design company.

Michelle’s desire to return to a more creative environment led her to accept a position with Matteo Thun and Partners, where she quickly created and headed the FF&E department. Here she was responsible for most of the concept work for the interior design of the firm. It also represented the opportunity to update and add to an extensive material archive, which she used as the basis for the concepts developed.

This confirmed the modus operandi for her creative work, which stems from an abstract idea, is supported by key materials, and finally develops into the different facets and details of the project across different aspects, from graphics to interiors. The design work will always refer back to the initial concept to keep the creative work on track. This she carried with her when she joined YOO in London in 2015, a company founded in 1998 by John Hitchcox and Philippe Starck. Here she led Yoo projects, as well as working with different creative directors, to develop branded properties and hospitality projects.

Michelle graduated with honours in Architecture from the Politecnico of Milano.

 

 

Brief facts and figures - Timeline

2018 – current Junior Partner at Studio Monzini - Raboni

2016 –2018 YOO · Senior Designer

2013 – 2016 MATTEO THUN & PART · Head of styling department

2011 – 2012 STEPEVI · Country Manager

2006 – 2012 KASTHALL MATTOR · Country Manager / Interiors Director

1998 – 2006 LISSONI ASSOCIATI · Senior interiors

1998 – 1998 EDC (Los Angeles) · Cad standards senior architect (setting up CAD standards in metric for an entertainment project in Australia)

1996 – 1998 NBBJ (Los angeles) · Junior Architect (worked on a project (schematic design) for the new 49ers stadium in San Francisco)

1996 – 1996 STEFANO BOERI · Junior Architect (drafting the construction drawings for the renovation of the Falck Industrial Site)

1995 – 1996 IGNAZIO GARDELLA · Junior Architect (design and drafting of a new concept for the very popular ESSELUNGA supermarkets)

1992 – 1996 TRIENNALE DI MILANO · Assistant for International Participations Milano XIX Triennale (coordination of entries from 30 countries)

1991 – 1992 SILVANA CAFFARO · Junior Interior Designer (mainly residential projects, also responsible for the restyling of the Savini kitchens)

1992 · DEGREE IN ARCHITECTURE - Politecnico di Milano max grade 100/100